Lunga Marcia nelle Terre del Sisma



28 giugno – 8 luglio da Fabriano a L'Aquila | VI edizione

La Lunga Marcia nelle Terre del Sisma è un trekking solidale che partirà da Fabriano il 28 giugno per arrivare a L’Aquila l’8 luglio. Un cammino che attraverserà i territori duramente colpiti dagli eventi sismici degli ultimi mesi. La Marcia di solidarietà, organizzata da Movimento Tellurico, APE Roma e FederTrek, in collaborazione con la Regione Lazio, ha ottenuto il patrocinio di numerosi Enti, tra cui: Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Corso di Laurea in Scienze del Turismo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Comune dell’Aquila, Comune di Fabriano, Comune di Camerino, Comune di Matelica, Comune di Fiastra e può contare anche sull‘adesione di numerose associazioni di carattere nazionale e delle zone colpite dal sisma.

Il cammino, lungo oltre 200 chilometri, si snoderà attraverso i sentieri e itinerari escursionistici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, mettendo in risalto territori ad alta valenza naturalistica.

La Lunga Marcia attraverserà le 4 regioni ferite dal sisma con l’obiettivo di incontrare e dar voce ai protagonisti della ricostruzione, ai progetti e all’impegno di chi si sforza per resistere e ricostruire una nuova prospettiva di vita.

Camminare in questi territori significherà calarsi in uno scenario di "Terre-Mutate", nel quale amministrazioni, associazioni e cittadini stanno lavorando per ricostruire il proprio futuro. É proprio a loro che vogliamo esprimere la nostra solidarietà. Lo faremo unendo idealmente, con una lunga sequenza di passi, le zone colpite dagli ultimi eventi sismici con L’Aquila, ora impegnata in una lunga e complessa ricostruzione del proprio tessuto sociale. 

Una volta arrivata a L’Aquila, la Lunga Marcia sarà ospite del Festival della Partecipazione, che si terrà nel Capoluogo abruzzese da 6 al 9 luglio. Si tratta di un evento promosso da “Italia, Sveglia!”, organizzazione nata grazie all'alleanza di tre organizzazioni - ActionAid, Cittadinanzattiva, Slow Food Italia - e che collabora attivamente con il Comune dell'Aquila. “Italia, Sveglia!” è nata con lo specifico scopo di contribuire alla trasformazione del Paese attraverso un ruolo attivo dei cittadini, la cui partecipazione ai processi decisionali è premessa imprescindibile per la tutela dei loro diritti e il soddisfacimento dei loro bisogni. 


Programma dell’iniziativa:
28 Giugno Fabriano – Esanatoglia/Matelica 
29 Giugno Esanatoglia/Matelica – Camerino
30 Giugno Camerino - Fiastra
1 Luglio Fiastra – Ussita-Visso
2 Luglio Visso – Norcia 
3 Luglio Norcia - Castelluccio 
4 Luglio Castelluccio - Accumoli 
5 Luglio Accumoli - Amatrice 
6 Luglio Amatrice – Campotosto 
7 Luglio Campotosto – Collebrincioni
8 Luglio Collebrincioni – L’Aquila


Per maggiori informazioni e iscrizioni visitare il sito: www.lungamarciaperlaquila.it


Un ringraziamento speciale va alle associazioni che aderiscono al comitato promotore della Lunga Marcia 2017:

ActionAid, Associazione Italiana Turismo Responsabile, Archeoclub L’Aquila, Bibliobus L’Aquila, Brigate di Solidarietà Attiva, Circolo Arci di Collebrincioni, Circolo Arci Querencia, Circolo Naturalistico Novese, Cittadinanza Attiva, Cooperaction, Iononcrollo, Italia Nostra Sezione L’Aquila, Kindustria, La Compagnia dei Cammini, La Fonte della Tessitura – Campotosto, Laga Insieme, Legambiente, Locanda Mausonium, Movimento Lento, Quinta Giusta, RicostruiAMO Fiastra, RRTrek – Rifugio Roma, Panta Rei L’Aquila, Sibillini Lab, Tutti Agibili per un giorno, Tenuta Scolastici, Terre in Moto, Un Aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera, UssitAttiva, Villanova di Accumuli Onlus, We Are Norcia.

STORIE DI BORGHI - Collettiva fotografica di Terre in Moto Marche

Michele Massetani

Fin dalle prime scosse di agosto tutti noi abbiamo sentito l'esigenza di documentare anche fotograficamente quello che stava accadendo al nostro territorio e alle nostre vite. Il lavoro individuale di alcuni fotografi della rete ha dato origine alla mostra fotografica collettiva Storie di borghi.

Questo progetto, grazie al lavoro meraviglioso che la giornalista Loredana Lipperini sta facendo con il suo blog, vuole costruire una memoria fotografica condivisa che ci accompagni verso la rinascita dei nostri amati paesi montani.

Giulia Falistocco

Ecco la scheda di presentazione della mostra.

Il territorio marchigiano è un territorio plurale, ricchissimo di storie e di narrazioni. Anche il terremoto che ha colpito la nostra regione non fa eccezione. Per questo abbiamo deciso di intraprendere un racconto fotografico che tenti in qualche modo di narrare questo evento che ha scosso profondamente la nostra terra affidandoci a diversi fotografi e seguendo come filo conduttore le Storie dai borghi della giornalista Loredana Lipperini. In questo modo vogliamo costruire una narrazione che inizi dalle scosse di agosto e di ottobre raccontando i problemi, le mancanze istituzionali, i piccoli drammi quotidiani, ma che non si fermi a questo e che ci narri anche la tenacia, la voglia di ricominciare, le storie di rinascita che sono nate e che nasceranno come reazione al terremoto.

Perché se è vero che qualcuno sta perseguendo più o meno consapevolmente la cosiddetta “strategia dell’abbandono”, è altrettanto vero che gli abitanti di questa terra bellissima sono così testardi che non cederanno allo sconforto e alla rassegnazione e torneranno un giorno a popolare i nostri piccoli borghi montani dai quali oggi sono dovuti fuggire.

E ci torneremo assolutamente in questi borghi, anche se naturalmente saranno trasformati e sfigurati dal terremoto, torneremo per assaporare i profumi delle stagioni, per conoscere le persone, per avere un contatto diretto con i produttori locali. Il Popolo dei Sibillini è composto da gente dedita al lavoro, silenziosa, disponibile ed estremamente gentile. La nostra terra è ricca di miti e leggende, saperi e tradizioni antiche che si tramandano di generazione in generazione. Fino a poco tempo fa regolavano la vita delle comunità le antiche "Comunanze Agrarie". Un principio fondamentale era: "Il godimento della comune proprietà è subordinato al lavoro proprio ed è in proporzione ai bisogni della famiglia". Difficile determinarne l'origine storica, che per molti secoli ha resistito al variare di domini ecclesiastici, ordinamenti politici e sociali, di costumi e dottrine diverse. Questo significa che queste popolazioni fin dalle epoche più antiche, fino alla fine al tardo '800, sono vissute amministrandosi senza un padrone, perché tutti erano proprietari, senza che né i romani prima, né lo Stato Pontificio poi, avessero potuto modificare la situazione.

In questa terra di Marca gli archetipi, come per magia, s’incrociano e si fondono. Forse è proprio merito dei nostri monti di Mezzo d’Appennino, sotto i quali, evidentemente, si nascondono dei draghi irrequieti. E così accanto alle fate della Sibilla, sopra ai draghi, in Umbria, in Abruzzo, nelle Marche, la gente attaccata all’Appennino assomiglia tanto al popolo degli Hobbit, creati dal Professore J.R.R. Tolkien. Siamo tranquilli, ci piace la campagna ordinata, mangiare, bere, fumare e ballare. Non vorremmo affrontare l’avventura e il vasto mondo. Ma se qualcuno, o qualcosa, disturba la nostra quiete e ci vuol allontanare dalle nostre montagne, siamo pronti a metterci in gioco.

Foto di Giulia FalistoccoMarco Gentili e Michele MassetaniCuratore Francesco Spè.


Marco Gentili

Coprights @ 2016, Blogger Templates Designed By Templateism | Distributed By Gooyaabi Templates